giovedì 11 settembre 2014

Radio Patela Magazine - Le recensioni di zio propano

Romano de Marco
IO LA TROVERO'
Feltrinelli

Le recensioni di zio propano

IO LA TROVERO'    di Romano de Marco                                 Feltrinelli  2014

Siamo a settembre e siamo a una settimana dall'apertura della rassegna LOMELLINA IN GIALLO che si terrà a Ferrera Erbognone dal 19 al 21 prossimi, nei locali che ospitano la sede dell'Ecomuseo e la Biblioteca comunale.
Anche Radio Patela e digitociochepenso vogliono dare il loro piccolo contributo a una manifestazione più unica che rara, a livello provinciale e, pensiamo, a livello regionale; lo facciamo con una serie di segnalazioni di autori che parteciperanno e di cui abbiamo letto le più recenti opere.
Apre le danze, Romano de Marco con IO LA TROVERO'  edito da Feltrinelli: non fatevi ingannare dalla copertina e dai richiami alle produzioni che sfilano sul canale satellitare FOXCRIME, perchè questo libro è nettamente e irraggiungibilmente superiore a qualunque film o sceneggiatura per serial tv iscrivibile al genere noir, poliziesco, o thriller che dir si voglia.
Leggerlo vi indurrà a spegnere il televisore per dedicarvi completamente allo svelamento della storia umana che in esso è narrata, tanto nelle sue altezze ideali quanto nelle più sordide meschinità che l'animale  senziente bipede riesce a toccare.
Il percorso di redenzione e quello di agnizione dei peccatori e dei cattivi è reso magistralmente e sagacemente con una perfetta costruzione dei personaggi, anche quelli minori, di cui si riesce a vedere non solo la fisionomia esteriore ma anche le tempeste interiori e dilemmi che si trovano ad affrontare: infatti solo affrontando questi ultimi e superandoli tutti gli attori positivi della storia, pur non ottenendo assoluzione dai loro peccati, troveranno la forza per rinascere e ricostruire la propria esistenza, non come eroi solitari, ma come uomini e donne fragili che con mutuo aiuto recupereranno consapevolezza di sè.
La trama è semplice, ma il libro non finisce quando finiscono i proiettili: il protagonista, ex poliziotto corrotto e drogato e per questo anche ex carcerato, finito tra i clochard della città che aveva creduto di conquistare, deve ritrovare l'antica forma per ritrovare la figlia misteriosamente scomparsa, ma lo deve fare ricomponendo l'amicizia tradita con l'ex collega;
indagherà e si addentrerà nel mondo degli snuff movie pornografici, quelli in cui la violenza è reale e il dolore e l'eventuale morte della vittima non sono una finzione scenica.
Ritroveranno sintonia nell'azione i due uomini per amore di questa figlia scomparsa e per la tenacia di una madre che non si arrenderà: ma sconvolgeranno le loro vite e dovranno ricostruirle secondo schemi completamente diversi e paralleli.
Le donne del romanzo saranno le bussole della nuova navigazione, ma anche quelle che pareggeranno i piatti della giustizia, non quella dei codici e dei tribunali, ma quella naturale.
Siamo di fronte a un vero capolavoro, un romanzo che veste i panni del noir e del thriller ma li adatta a sè e dimostra quale sia il significato della parola letteratura, riconducendo il lettore, anche distratto o prevenuto nei confronti del genere, al significato della parola romanzo come lo intese sir Walter Scott, o Truman Capote o Simenon o Scerbanenco.

Testo: Claudio Montini                                                                                                                       Foto: Orazio Nullo   



Nessun commento:

Posta un commento